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Le temperature alle quali le guarnizioni devono lavorare sono senza dubbio uno dei fattori che più influiscono sulla loro durata. Alle basse temperature tutti i materiali induriscono infragilendo e, anche se le caratteristiche chimiche non variano, la loro resistenza  meccanica puo risultarne seriamente compromessa.                                  
Ma è alle t
emperature più elevate che le caratteristiche iniziano a decadere e in alcuni casi in modo irreversibile. La selezione del materiale più adatto per una applicazione è perciò estemamente importante.                                              
Il nostro impegno nella ricerca di quei materiali che spiccano per le loro caratteristiche fisico-chimiche ci permette di proporre un'ampia gamma di polimeri con prestazioni particolarmente interessanti per la produzione di articoli a disegno e di guarnizioni. In particolare
, nel campo degli elastomeri per alte temperature, raggiungiamo i +150°C con gli H-NBR, possiamo salire a +180°C con siliconi VMQ, toccare i +200°C con gli FPM, lavorare a +260°C con alcune formulazioni di mescole perfluoroelastomeriche FFKM della famiglia degli ZELKAR-04  e ora possiamo anche superare i +320°C con le nuove formulazioni ZCX04-170.Tali materiali sono una evoluzione rispetto agli altri elastomeri FFKM ed anche ai PTFE, infatti, pur mantenendo praticamente le medesime caratteristiche di resistenza chimica, anche se sono materiali elastici possono lavorare a temperature nettamente superiori. Pure con le materie plastomeriche possiamo realizzare i nostri particolari avvalendoci di un’ampia selezione di prodotti, con i quali possiamo affrontare le più disparate condizioni di temperatura dai +260°C di alcuni PTFE-compound, +240°C, fino ai +315°C di altri materiali rigidi come i polimmidi PI.